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“La filologia all’opera: Verdi e le nuove prospettive sul processo compositivo” (Venezia, 26-28 maggio 2022)

Dal 26 al 28 maggio 2022, presso la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia (mappa), si terrà il Convegno internazionale La filologia all’opera: Verdi e le nuove prospettive sul processo compositivo. La partecipazione è a ingresso libero e le sedute saranno trasmesse in streaming sul canale YouTube della Fondazione.
I relatori dell’INSV
Al convegno, organizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, interverranno molti membri e amici dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Saranno infatti presenti Alessandro Roccatagliati (Università di Ferrara), Direttore del Comitato Scientifico dell’INSV, e Fabrizio Della Seta (Università di Pavia), membro del Comitato Scientifico e Presidente dell’Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani. Insieme a loro, Francesco Izzo (University of Southampton), Damien Colas Gallet (Centre National de la Recherche Scientifique, Paris) e Anselm Gerhard (Universität Bern), anch’essi membri del Comitato Scientifico dell’INSV. Interverranno, inoltre, Roger Parker (King’s College London) e Michele Girardi (Università di Venezia Ca’ Foscari) membri del Comitato direttivo della rivista Studi Verdiani, così come Ruben Vernazza (Università di Palermo) redattore scientifico della rivista stessa”. Tra i relatori, anche Vincenzina Ottomano (Ca’ Foscari), vincitrice dell’ultimo Premio Rotary Club “Giuseppe Verdi”.
Il convegno
“Nelle quattro sessioni del convegno – si legge nella locandina – si intende riflettere su problemi metodologici ed ermeneutici legati alla filologia musicale e in particolare a quella del teatro lirico. Gli studiosi coinvolti, tutti specialisti della materia fra i primi al mondo, discuteranno l’importanza della ricerca sul processo compositivo per la comprensione della drammaturgia di un’opera, giunta alla prova della scena: nel suo tempo, e nell’attualità. Il fascino del lavoro sulle edizioni critiche dei capolavori verdiani è anche dovuto al ripristino dei colori originali nei pentagrammi delle sue partiture, tale da indurci a scoprire aspetti che la prassi esecutiva legata alle vicende dei repertori aveva coperto di grigio, adeguandosi all’evoluzione del gusto. I casi di studio che verranno discussi copriranno larga parte della produzione verdiana non solo operistica – tra cui le romanze, Luisa Miller, Macbeth, il Quartetto, Don Carlos e Falstaff – con una particolare attenzione agli schizzi e agli abbozzi di Giuseppe Verdi, solo recentemente resi fruibili alla comunità scientifica, fino alle scoperte più recenti, onde allargare la prospettiva anche alle esperienze che riguardano altri grandi del melodramma italiano. Una tavola rotonda, poi, coinvolgerà oltre agli storici della musica, i rappresentanti di importanti istituzioni (Archivio Storico Ricordi, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, Direzione Generale Archivi di Roma, The University of Chicago Press) col proposito di dar vita a una discussione ampia sull’interazione tra la ricerca, la conservazione e fruizione di materiali d’archivio, e la scena, nonché le nuove frontiere digitali e gli approcci scientifici più aggiornati.
Visita il sito ufficiale della Fondazione Ugo e Olga Levi