Pubblicazioni
Carteggio Verdi-Ghislanzoni


A cura di Ilaria Bonomi, Edoardo Buroni e Marco Spada (2023)
Le lettere più importanti del Carteggio Verdi-Ghislanzoni (1870−1893), dedicate alla nascita del libretto di Aida (1870-1872), erano note fin da quando furono pubblicate in I copialettere di Giuseppe Verdi (1913). Questa nuova edizione amplia in maniera decisiva il corpus della corrispondenza e ne propone spesso una diversa cronologia. Comprende 134 lettere (una parte delle quali attestate ma non conservate) che arrivano al 1893, anno di morte del poeta; novantadue di esse appartengono ai primi tre anni.
Alle lettere dei due corrispondenti principali se ne aggiungono alcune di personaggi che ebbero parte varia nella creazione dell’opera egiziana, aiutando a contestualizzare il rapporto tra musicista e poeta: Giuseppina Strepponi, Tito e soprattutto Giulio Ricordi, Eugenio Tornaghi, Ferdinando Fontana. Tutte le lettere, alcune delle quali inedite in italiano e in forma integrale, sono trascritte dagli originali secondo i rigorosi criteri filologici dell’Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani e sono corredate da un ricco apparato di note esplicative; per la prima volta i curatori hanno potuto approfittare dell’accessibilità di una parte dei documenti verdiani, recentemente acquisiti dallo Stato italiano, integrandoli alla corrispondenza. L’edizione del carteggio è arricchita da una serie di documenti importanti per la sua contestualizzazione (contratti, corrispondenza tra Verdi e Ricordi, lettere e recensioni di Filippo Filippi, fra cui la riproduzione integrale delle sue Lettere egiziane), dai profili biografici dei personaggi principali, da un’analisi del libretto di Aida relativamente alle tappe della sua genesi e alla sua forma. L’ampia Introduzione esamina approfonditamente tutti i problemi di natura storica, filologica e linguistica posti dal Carteggio Verdi-Ghislanzoni.
Il corpus dei documenti relativi alla vita di Giuseppe Verdi (corrispondenza, carte amministrative, materiali letterari e musicali) costituisce una testimonianza di valore inestimabile per la comprensione non solo della biografia del Maestro e della storia della musica e del teatro, ma in generale della storia culturale e civile italiana ed europea nell’Ottocento. L’Edizione nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani prosegue e amplia l’Edizione critica dell’epistolario verdiano, pubblicata dal 1988 al 2014 dall’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, centro propulsore ed editore di entrambe. La continuità riguarda l’esigenza di presentare i documenti nella loro integrità, secondo rigorosi criteri filologici, ampiamente commentati e col complemento di una ricca documentazione secondaria. Nella stessa serie sono apparsi il Carteggio Verdi−Piroli 1859-1890, a cura di Giuseppe Martini (2017) e il Carteggio Verdi−Cammarano 1843-1852 (2021), a cura di Carlo Matteo Mossa.
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Museo Teatrale alla Scala, 3 dicembre